Il palcoscenico è il nostro habitat naturale. La sala da concerto e il teatro restano per noi dei luoghi magici e pieni di fascino, luoghi che ci hanno dato tanto, che continuiamo ad amare e che sanno sempre emozionarci.
Amiamo progettare concerti a tema, che raccontino una storia e affrontino un percorso. Per questo motivo i nostri concerti assomigliano più a dei “Salotti Musicali” che a dei classici concerti, questo perché ci piace presentare e spiegare ogni brano prima di interpretarlo.
Ci piace raccontare storie che entrino in connessione con gli altri e ci piace farlo senza prenderci troppo sul serio, emozionando attraverso la nostra musica e i nostri racconti. Ci appassionano in particolar modo quelle storie che parlano della nostra cultura e del nostro territorio. Ma siamo sempre aperti a nuove sfide e non vediamo l’ora di mettere in scena nuove storie, nuove idee, che meritano di essere raccontate, che sappiano emozionare, andare oltre le convenzioni, essere creative e diventare memorabili.
In fondo un concerto non è un esempio perfetto di storytelling? Emoziona, coinvolge, ci immerge in un’atmosfera, ci insegna qualcosa e diventa memorabile, creando dei ricordi.
Questa complicità tra noi musicisti e voi ascoltatori è una vera magia, una sensazione che ricorda molto da vicino la felicità.
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Ho ingaggiato Gli Archimisti in occasione della presentazione di un libro sulla Torino del ‘ 700. Il quartetto ha reso la presentazione del romanzo “La Città delle Streghe” un vero e proprio evento. Hanno saputo accompagnare l’autore nella presentazione con brani di musica barocca e hanno emozionato la platea con garbo senza risultare mai troppo protagonisti.